Con i bambini sulle tracce degli alberi monumentali di Milano

Con i bambini sulle tracce degli alberi monumentali di Milano

Il Comune di Milano ha ultimato il censimento degli alberi monumentali, ovvero quelli che per età, dimensione, specie botanica, valore paesaggistico o per un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti da un punto di vista storico e culturale, sono considerati meritevoli di una “tutela speciale”.

La stessa, per intenderci, che si riserva a capolavori artistici e beni culturali. Una garanzia di cura e attenzione, una strategia per la loro salvaguardia.

Il settore Verde del Comune ha segnalato 17 piante che a ben vedere, rispetto al numero di alberi che vivono in città, non sono molte, ma è un numero destinato a crescere perché si potranno aggiungere le segnalazioni della Soprintendenza che identificherà altre piante con requisiti storico-paesaggistici particolari, come per esempio i filari di corso Sempione.

L’ultima parola spetterà infine alla Regione che validerà gli elenchi e li invierà al ministero delle Politiche Agricole e Forestali per l'inserimento degli esemplari nell’elenco nazionale degli alberi monumentali.

Come fare a distinguere un albero monumentale?

In effetti non esiste una regola assoluta. Il primo e più evidente parametro è la dimensione dell’albero: un diametro del tronco di un metro rivela con ogni probabilità un soggetto monumentale. Ma anche alberi di dimensioni minori possono essere monumentali, soprattutto se si tratta di specie a lento accrescimento (come la quercia o il faggio), per le quali già un diametro di mezzo metro è indice di un’età avanzata. In altri casi può essere la rarità della specie botanica, il valore storico e culturale a rendere l’albero meritevole di tutela speciale.

Dove sono i 17 capolavori?

C'è un platano al Giardini Montanelli, alto 35 metri e sempre nello stesso parco un altro platano con una base di oltre 8 metri. Poi la quercia rossa di piazzale XXIV Maggio, il faggio rosso di via Caradosso, il platano di viale Affori e il ginkgo di via Sant’Elia, una pterocarya al parco Sempione, un platano al Giardino Bazlen in corso di Porta Romana...

Una passeggiata cittadina alla ricerca di queste piante e una raccolta delle loro foglie in questo periodo autunnale per realizzare un preziossisimo erbario può essere un'idea per una passeggiata con gli occhi spalancati e il naso all'insù anche in città.

Segnalo “Alberi monumentali di Milano” a cura dello scrittore, poeta, Homo Radix,Tiziano Fratus (alberografia dal volume L’alber de Milan)  che ci può aiutare in questa ricerca.

Buona passeggiata!

 

 

La natura è una risorsa preziosa e indispensabile per l'equilibrio psicofisico di tutti e soprattutto dei bambini “moderni”, come ben spiega Richard Louv nei suoi libri. L'obiettivo della Yurta nel Bosco è quello di riavvicinare i bambini e le loro famiglie al contatto con la natura, all'esperienza reale, emozionale, creativa e fisica con il mondo. Tutto ciò è possibile. Anche a Milano!

 

 

 

 

 

 

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