Piccole pesti: immaginiamo un futuro!
Il quadro situazionale della neuropsichiatra in Lombardia fa emergere un dato sconcertante: la richiesta d’aiuto da parte delle famiglie con bambini e ragazzi che manifestano gravi difficoltà relazionali è in crescita esponenziale. Paradossalmente, a fronte di una manifestazione visibilmente significativa, non c’è una risposta altrettanto adeguata e diverse situazioni non vengono seguite, prese in carico. Da qui la necessità di pensare e attivare un servizio ad hoc.
Abbiamo il piacere di parlarne direttamente con Massimo Belandi, Amministratore Delegato della Cooperativa Sociale Fraternità Giovani.
Che cos’è Piccole pesti?
Il progetto è nato con l’intento di muoversi in un ambito preventivo o d’intervento precoce a fianco dei minori e delle loro famiglie per promuovere il cambiamento ed evitare la cristallizzazione di situazioni e comportamenti di disagio sociale grave nei bambini. Il servizio ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle capacità adattive del bambino in risposta all’ambiente e di aiutarlo a sviluppare abilità personali, emotive e relazionali che gli consentano un’adeguata definizione del sé.
Il bambino arriva al centro dopo la scuola e viene accolto all’interno di un ambiente, di un setting, curato e attento; partecipa alle attività di gruppo o singole a seconda delle necessità pensata in relazione al progetto individualizzato che lo riguarda; trova uno spazio d’ascolto e confronto adeguato grazie alla presenza attiva di figure specializzate (neuropsichiatra, psicologo, educatore) che lo accompagnano nel suo percorso evolutivo. Oltre all’attenzione sul bambino, il progetto ha l’obiettivo di fornire, alla famiglia e alle altre figure di riferimento del bambino, informazioni e strumenti metodologici che le supportino, aiutandole così a comprendere la sua condizione e ad essere parte attiva nel percorso abilitativo. Trattandosi un servizio privato, il tutto è stato costruito con un’attenzione particolare ai costi, per non gravare economicamente sulle famiglie.
Chi sono le Piccole pesti?
Sono bambine e bambini che possono manifestare un grave disagio emotivo e relazionale, che porta all’isolamento e al ritiro sociale; soggetti che esprimono una difficoltà, un’alterazione del comportamento attraverso l’iperattività e atteggiamenti provocatori e oppositivi; giovani che manifestano alterazioni dell’umore, bassa autostima, ossessività, pensieri ricorrenti, impulsività e ansia generalizzata. Non stiamo parlando di patologie, non mi piace usare questa parola con bambini così piccoli. Stiamo parlando di momenti di fragilità che, se presi in tempo, possono contrastare quella cristallizzazione di comportamenti che, se non visti e trattati, possono diventare cronici, precondizione per una malattia.
Perché l’esigenza di aprire questo servizio?
Secondo i dati tratti da “L’assistenza ai minori con Disturbi Neuropsichiatrici in Lombardia” (società italiana di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza – Ottobre 2015) dal 2011 al 2014 c’è stato un aumento del 28% dei ricoveri per disturbi psichiatrici. Se prestiamo attenzione al grafico che segue, è evidente come la prestazione media annua per utente, intendo la presa in carico di un caso, dal 2008 al 2013 si sia abbassata del 30%.
Ciò vuol dire che un discreto numero di famiglie con minori in grave difficoltà è fuori dal circuito dei percorsi e delle prestazioni riabilitative. Piccole Pesti vuole rispondere a questo offrendo, ai nuclei famigliari che manifestano un bisogno, un servizio a prezzi calmierati.
Per maggiori informazioni consultare la brochure (pdf)
Massimo Belandi: educatore professionale, da più di 20 anni lavora nella cooperazione sociale. Dal 2000 si interessa di servizi sanitari di salute mentale per adulti e dal 2010 è Amministratore Delegato della Cooperativa Sociale Fraternità Giovani che gestisce sul territorio di Brescia Servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza.