Mamme e papà a Milano: Alessandra Ferrari
Alessandra Ferrari, 34 anni, mamma di Sara, una bambina di due anni. Laureata all’Università Cattolica di Milano, lavora presso EDUCatt – Ente per il Diritto allo Studio Universitario dell’Università Cattolica, come addetta allo sportello nell’ufficio Agevolazioni Economiche.
Come è cambiato il tuo rapporto con Milano da quando sei diventata mamma? Cosa ti piaceva prima, cosa non ti piace più?
Quando ero più giovane e studiavo all’Università, Milano mi sembrava una città piena di stimoli, con tanta gente e molte opportunità. Mi piaceva fare shopping, andare in giro per locali e al cinema, anche se io e il mio fidanzato, ora attuale marito, siamo sempre stati attirati dalla vita di montagna e scappavamo dalla città ogni weekend possibile. Crescendo, anche prima di avere la bambina, mi sono accorta che Milano non mi bastava più e che era troppo caotica. Ora, con Sara, è diventato più complicato andare in giro: se viaggi con un passeggino e un bambino piccolo, prendere i mezzi è sempre difficile. Non ci sono né aiuti, né agevolazioni.
I tre luoghi preferiti dove trascorrere del tempo con i tuoi bambini?
Con la bambina cerco di spostarmi nel mio quartiere, è più semplice. I tre luoghi che frequento di più sono:
1. Il parco pubblico vicino a casa, dove lei si diverte e incontra le amichette;
2. La biblioteca di via Oglio quando piove, anche se ogni tanto le bibliotecarie si lamentano del fatto che i bambini fanno rumore, cosa secondo me normale per dei bambini di due anni;
3. La piscina di via Mincio, bellissima struttura con insegnanti competenti e bravissimi.
I tre luoghi da evitare quando sei in compagnia dei tuoi figli?
1. I centri commerciali, troppo pieni di gente e poco educativi;
2. Il centro: anche qui troppa gente e troppo rumore, spesso non riesco a sentire ciò che dice mia figlia;
3. Alcuni bar e ristoranti dove i bambini sono mal visti (purtroppo questo avviene in molti posti). Orami ho i miei bar, dove adorano la mia bambina e lì mi sento a casa.
Di che cosa avrebbe bisogno la nostra città per diventare più family friendly?
Dovrebbero aumentare le piste ciclabili, perché adesso viaggiare in bici è davvero pericoloso, dovrebbero esserci più parchi pubblici dove andare con i bambini, favorire gli spostamenti con i mezzi in modo più semplice per le mamme e dovrebbe esserci più pulizia. A Milano il senso civico si è perso, i marciapiedi, sia in centro, sia in periferia sono devastati dalle deiezioni degli animali e camminare con i piccoli non è facile.
Cosa invidi alle città all’estero?
All’estero, come in Austria per esempio, i marciapiedi sono pulitissimi. Ogni quartiere ha una ludoteca pubblica, dove poter accedere; sui mezzi le mamme con il passeggino hanno accesso libero, oppure scontato e hanno i loro posti riservati fatti apposta per il passeggino. Le macchine non parcheggiano davanti alle discese dei disabili e sul marciapiede… insomma dell’estero invidio il senso civico. Ogni ristorante dove sono stata ha un fasciatoio e una sala giochi per i bimbi.
Se non vivessi qui, dove vorresti stare?
Vorrei andare a vivere in Trentino, dove tutto è più pulito e tutti sono più calmi… non corrono sempre di fretta! La gente si parla per strada senza diffidenza e i bambini sono benvenuti praticamente ovunque.
Milano in un aggettivo
Insopportabile!
intervista di Giovanna Canzi