Elena Salomoni, è una mamma “allargata” di 2 maschi (1998-2007), che nasce e vive a Milano. Diventata mamma nel 2007, lascia il mercato della pubblicità in cui svolgeva il ruolo di direttore di produzione per realizzare MammeinRadio.it, la 1° radio web in Italia e in Europa dedicata alle mamme.
 

Come è cambiato il tuo rapporto con Milano da quando sei diventata mamma? Cosa ti piaceva prima, cosa non ti piace più?

Prima di diventare mamma ero una super frequentatrice della “movida” milanese: mi ricordo gli aperitivi, le feste fuori salone del mobile e le inaugurazioni alle mostre di fotografia, d’arte contemporanea e di design… tutte cose che mi piacciono ancora, ma che si sono ridotte drasticamente nell’organizzazione del mio “tempo libero”, che metto fra virgolette, perché ogni mamma sa che il tempo libero è dedicato ai figli e che il vero, nostro tempo libero è molto dilazionato. Non mi piace Milano quando vedo una mamma che, per arrivare al treno della metropolitana, deve caricarsi di passeggino con bimbo per scendere le scale, quando basterebbe invertire il senso di marcia di una scala mobile o dedicare una scala mobile alla discesa… e questo varrebbe anche per gli anziani.

I tre luoghi preferiti dove trascorrere del tempo con i tuoi bambini?

1.    Sicuramente al primo posto i parchi, il preferito è il Parco Sempione.
2.    Al secondo i musei (fra i preferiti la Triennale e il Museo della Scienza e della Tecnica).
3.    Infine i Navigli: è sempre bello fare la navigazione con i battelli o scoprire tante cose al mercatino dell’antiquariato!

 

I tre luoghi da evitare quando sei in compagnia dei tuoi figli?

1.    I bar per gli aperitivi e i ristoranti… non ne esistono con spazi appositamente studiati per i bambini e quindi, se non sei attrezzata di carta e colori o altri giochini, loro si annoiano.
2.    Al secondo posto, almeno per me e i miei figli, i negozi d’abbigliamento, soprattutto se sono solo per me.
3.    infine metto qualsiasi ufficio postale… quando si trova fila, cioè sempre!

 

Di che cosa avrebbe bisogno la nostra città per diventare più family friendly?

Più servizi rivolti ai piccoli cittadini. Ne cito uno positivo ormai entrato nella nostra quotidianità: il servizio della Polizia Municipale che dà la precedenza ai bambini alle “entrate” e “uscite” scolastiche. Ne suggerisco qualcuno: doppio corrimano nelle metropolitane per salire e scendere le scale, creare aree colorate e/o ludiche e a “misura di bambino” in tutti gli uffici ed esercizi pubblici.

 

Cosa invidi alle città all’estero?

Della Francia invidio le stazioni di rifornimento sulle autostrade: hanno tutte un’area dedicate alle famiglie. Per quanto riguarda le città, invidio i servizi ai e per i bambini e per alcuni punti di vista (non tutti) l’educazione.

 

Se non vivessi qui, dove vorresti stare?

Domanda a cui ho pensato parecchio in questo ultimo periodo vista la politica attuale in Italia. Sceglierei un posto di mare, dove si parla inglese…

 

Milano in un aggettivo?

Frenetica.

 

intervista di: Giovanna Canzi