Come è cambiato il tuo rapporto con Milano da quando sei diventata mamma? Cosa ti piaceva prima, cosa non ti piace più?
Sono diventata mamma da giovane (a trent’anni mi dicono che si è giovani) e mi sono trovata a vivere in modo diverso una città che amo da sempre. Ho sempre vissuto Milano all’aperto e di sera, andando in biciletta o passeggiando per le vie del quartiere dove sono cresciuta: Zona Ticinese.
Questo non è cambiato, ma si è trasformato: oggi viviamo insieme la città sempre in giro alla scoperta dell’arte, della musica... Cerchiamo di essere aggiornati sugli appuntamenti dedicati ai bambini e di creare occasioni di incontri. Mi piace molto l’attenzione che Milano presta a un’età, quella dell’infanzia, così ricca anche per i genitori. E devo dire che non è una prerogativa del centro, mi sembra che un po’ in tutte le zone ci siano belle iniziative.

 

I tre luoghi preferiti dove trascorrere del tempo con il tuo/tuoi bambino/i
1) Il parco è fondamentale. Abbiamo sempre vissuto vicino a un parco. Prima era il Parco di Piazza della Vetra, ora il Parco Solari.
2) Palazzo Reale, con tutte le sue grandi e piccole mostre!
3) Il pranzo della domenica. Non è luogo e comunque non è sempre lo stesso, ma ci piace pranzare fuori la domenica in un ristorante o un bistrot, e tra questi anche casa della nonna o invitiamo da noi famigliari o amici e così il ristorante diventa casa nostra! E poi dopo il pranzo passeggiare e passeggiare. Siamo di quei milanesi che se possono non fuggono dalla città nel fine settimana…

I tre luoghi da evitare quando sei in compagnia dei tuoi figli
1)    I negozi del centro al sabato.
2)     Il brunch domenicale, meglio a casa o un ristorante tranquillo.
3)    I mezzi pubblici all’ora di punta.

Di che cosa avrebbe bisogno la nostra città per diventare più family friendly?
Di un nuovo approccio: la consapevolezza che Milano è dei bambini, anzi che la società è dei bambini. In piccolo, dobbiamo imparare a rispettare i tempi dell’infanzia e i suoi luoghi: ci sono così tante aree gioco deturpate e distrutte.
La città è cresciuta, ma non è ancora completamente matura: i tempi per concretizzare le diverse proposte sono troppo lunghi e manca un’attenzione verso gli adolescenti. Sì, un nuovo approccio.

Cosa invidi alle città all’estero?
La pulizia. Milano non è una città pulita, troppe scritte sui muri (condomini, scuole, palazzi anche storici) e marciapiedi invasi per non curanza (non curanza dei padroni, non dei cani!).
E poi i grandi spazi verdi, come a Parigi, Zurigo.

Se non vivessi qui, dove vorresti stare?
In una città di mare… al sud. E all’estero? Barcellona o Lisbona, vissute in questi ultimi anni… per periodi più o meno lunghi, ma poi si torna sempre a Milano.

Milano in un aggettivo
Promettente (ne avrei un altro, se si può: affascinante)

 

Intervista di: Giovanna Canzi