Nascono a Milano i primi "parchi inclusivi", senza barriere architettoniche
Il manifesto dei diritti naturali delle bambine e dei bambini, nato dal pensiero e dal lavoro di Gianfranco Zavalloni, propone come primo punto il diritto all'ozio, ozio nel senso latino del termine: tempo libero dal lavoro. Nel caso dei nostri figli è il diritto a vivere momenti di tempo non programmato da noi adulti.
Anche la Convenzione sui Diritti dell'Infanzia riconosce ai bambini la necessità del diritto al riposo, al tempo libero da dedicare al gioco e l'impegno da parte degli Stati di favorire questo diritto. Giocare è un'attività che permette ai bambini di crescere in modo sano, di imparare a relazionarsi con gli altri, di capire che esistono regole, tempi e limiti da rispettare. Giocare è una necessità e un diritto di tutti i bambini. Anche di quelli con diversa abilità.
Nella grande maggioranza dei casi invece i parchi gioco, che in città sono posti privilegiati per poter scorrazzare in libertà, sono luoghi pieni di barriere architettoniche.
Fateci caso: a partire dai gradini per accedervi, a zone di sterrato, a giochi non raggiungibili e fruibili con le sedie a rotelle.
In questi ultimi anni, grazie alla determinazione e alla collaborazione di genitori, associazioni e istituzioni, qualcosa inizia a muoversi e stanno nascendo i primi parchi giochi inclusivi, luoghi di divertimento aperti a tutti i bambini, senza alcuna distinzione.
In alcuni casi sono parchi nuovi, in altri è bastato tenere a mente che il diritto al gioco è di qualunque bambino, per sostituire strutture obsolete o rotte con altre nuove, ma adatte alle necessità di tutti.
E nella nostra città?
Sabato 21 aprile 2018 è stato inaugurato un nuovo parco inclusivo presso i giardini pubblici Indro Montanelli, accessibile a tutti i bambini, con e senza disabilità.
E poi:
- Le strade e le Piazze dei venti in Via Carlo Bazzi
- Il Parco Formentano in Largo Marinai d’Italia
- Cascina Bellaria, Parco Trenno
Per approfondire l'argomento navigate la pagina FB Claudia Protti & Raffaella Bedetti, due straordinarie mamma romagnole che lavorano per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema e che, con l'aiuto dei social network, stanno disegnando una mappa di tutti i parchi inclusivi d'Italia.
Per le foto ringrazio La Locomotiva di Momo
La natura è una risorsa preziosa e indispensabile per l'equilibrio psicofisico di tutti e soprattutto dei bambini “moderni”, come ben spiega Richard Louv nei suoi libri. L'obiettivo della Yurta nel Bosco è quello di riavvicinare i bambini e le loro famiglie al contatto con la natura, all'esperienza reale, emozionale, creativa e fisica con il mondo. Tutto ciò è possibile. Anche a Milano!
Più verde non si può!
Francesca Lanocita