Siamo genitori colibrì? Sette consigli per ridurre l'ansia

Siamo genitori colibrì? Sette consigli per ridurre l'ansia

La scorsa settimana, all'accoglienza di un gruppo di bambini e genitori ad una della nostre attività nel bosco, mi sono trovata a riflettere sull'ansia e sulle paure che noi genitori abbiamo quando si tratta di far vivere esperienze all'aperto ai bambini. Perché la natura è meravigliosa, sappiamo che i bambini hanno una gran necessità di viverla, li vediamo felici e liberi, ma, diciamoci la verità, tendiamo chi più chi meno, a iper proteggere: 800 metri di cammino e abbiamo bisogno di essere certi che abbiano crema solare, cappellino, acqua, felpa, copertina su cui eventualmente sedersi, bagno, per non parlare del "non correre", "non sudare", "non toccare"…Appena imbocchiamo il sentiero del bosco, pensiamo, forse, che sarebbe meglio tornare indietro!

Non è un atteggiamento da condannare, né tanto meno da nascondere. L'ansia, tutto sommato, ha uno scopo protettivo.Ma dobbiamo ragionarci su per capire da cosa dobbiamo davvero proteggere i bambini e per trovare dei modi di gestire queste ansie. I nostri figli hanno il diritto di giocare serenamente e vivere le loro esperienze all'aria aperta, da soli, in libertà e autonomia, così come abbiamo fatto noi da piccoli. 

E a tal proposito è di qualche tempo fa questo articolo sul blog fondato da Richard Louv  che ci offre 7 pratici consigli.

1. Usciamo assieme ai nostri bambini.
Se vogliamo che i nostri bambini tornino a vivere la natura e il contatto con essa, dobbiamo essere più attivi di quello che i nostri genitori sono stati con noi. Dobbiamo essere noi a prenderli e portarli a giocare e esplorare i luoghi all'aperto, dai giardini sotto casa ai parchi cittadini, alle gite nei fine settimana. Ma sempre riuscendo a rispettare i loro spazi e i loro giochi, il loro esplorare da soli.

2. Impariamo a essere "genitori colibrì".
Una bellissima immagine di Michele Whitaker del blog Grass Stain Guru quella di assomigliare ad un piccolo colibrì: osservare i bambini da lontano, stando fisicamente a distanza da loro perché possano esplorare e risolvere in autonomia le piccole difficoltà che incontrano, e eventualmente intervenire nei rari momenti in cui davvero ne hanno bisogno. Il colibrì vola attorno, vicino ai propri piccoli, ma senza mai occupare il loro spazio!

3. Insegnamo ai bambini a riconoscere le situazioni pericolose e i comportamenti minacciosi.
Per un bambino il concetto di non dare confidenza a un "estraneo" non significa nulla: tutto ciò che non conosce per lui è estraneo, ma è nella sua natura, invece, il voler imparare e conoscere il più possibile. Insegnamogli quindi a riconoscere le situazioni di pericolo, (che oltretutto non è sempre detto che arrivino ad opera di estranei) e creiamo con gli altri genitori un gruppo di "play watch", così che a turno ogni genitore possa stare ai giardini e curare più bambini assieme.

4. Incoraggiamo i bambini a fare attività di natura insieme agli amici.
Giocare all'aperto è economico! Si possono organizzare pomeriggi e momenti per stare insieme agli amici in mezzo alla natura, percorrendo sentieri a piedi o in bicicletta.

5. Aderiamo o creiamo un "club natura".   
L'idea è che più famiglie si incontrino per andare a fare passeggiate nella natura, assieme. Personalmente conosco delle famiglie di Bergamo che hanno creato il gruppo "la banda della merenda". Durante gli incontri di gruppo i bambini tendono a giocare in modo più creativo sia con altri bambini che da soli, rispetto alle gite unifamiliari. E gli adulti si rilassano di più, perché devono controllare di meno i bambini.

6. Riprendiamo i sentieri.
Dal forum di Children&Nature Network , uno dei suggerimenti per contenere la paura, è quello di riabituarsi noi per primi agli spazi naturali, riprendere a usare i sentieri, i nostri parchi e godere della aree naturali. Più conosciamo un territorio, meno lo temeremo!

7. Studiamo gli animali che vivono accanto a noi e le norme di sicurezza base.
Informiamoci sugli animali che vivono in un determinato ambiente, dalle api alle zecche, e impariamo a come prevenire eventuali punture e come intervenire in caso di necessità. Possiamo consultare ad esempio il sito della ASL Milano (che adesso si chiama ATS!)


In conclusione dice Louv "Sì, ci possono essere dei rischi a stare all'aperto (anche se molti meno di quelli che i media ci fanno credere). Ma di certo, sono di più i rischi psicologici, fisici e spirituali del tenere le generazioni future chiuse in casa "agli arresti domiciliari".

L'obesità infantile è solo uno dei fattori di rischio. Quindi, piuttosto che cedere alle nostre paure, dobbiamo dare ai nostri figli la libertà che meritano, imparando nuovi modi per stare all'aria aperta con i nostri bambini. Cominciando da questi 7 consigli.

 

 

La natura è una risorsa preziosa e indispensabile per l'equilibrio psicofisico di tutti e soprattutto dei bambini “moderni”, come ben spiega Richard Louv nei suoi libri. L'obiettivo della Yurta nel Bosco è quello di riavvicinare i bambini e le loro famiglie al contatto con la natura, all'esperienza reale, emozionale, creativa e fisica con il mondo. Tutto ciò è possibile. Anche a Milano!

Più verde non si può!

Francesca Lanocita

Iscriviti alla newsletter

Restiamo in contatto:

resta aggiornato sulle attività da svolgere nel tempo libero a Milano con i bambini  e ricevi nostri post di approfondimento.

Risorse gratuite da scaricare

Pappa d'asilo

Pappa d'asilo

Le migliori ricette dell’asilo, da preparare a casa

cucina sicura

Cucina sicura

Una guida in formato pdf sul tema della sicurezza in cucina

Montessori in cucina

Montessori in cucina

Un ampio estratto del libro 60 attività Montessori in cucina

foglia di salvia

Foglia di salvia

Viaggio intorno a una foglia di salvia: scarica il pdf gratuito

Milano per i bambini 
di Marcella Marraro
P.IVA 01873080996
E-mail: info@milanoperibambini.it