In questi ultimi anni si è molto diffusa, anche a Milano, la tendenza a coltivare l'orto sul balcone. Con il primo raggio di sole primaverile, in effetti, a me esplode una voglia matta di star fuori, di toccare con le mani la terra, di vedere fiori, piante aromatiche e ortaggi crescere. Coinvolgo in questa passione anche mia figlia, perché penso sia un'occasione per farle vivere il contatto con la natura, con i cicli della vita, con il concetto che è dalla terra - e non dal supermercato - che viene quello che mangia; che bisogna prendersi cura delle piante, saper attendere e affrontare anche qualche fallimento (quest'anno abbiamo raccolto ben 10 patate!)

A fine estate però ho l'amara sensazione che la festa sia finita: l'orto termina la sua produzione, le piante si seccano, bisogna smontare, ripulire i vasi e mettere via tutto quanto… pronti per chiudersi in casa, come orsi nella tana. Salvo poi andare a far spesa e comprare verdura e frutta stagionale.

Ma quest'anno non ci sto, non siamo orsi! L'orto nel nostro clima produce e produce bene anche d'inverno. Meglio ancora sul balcone perché le piante godono di una posizione più riparata rispetto a quelle in campo e i vasi possono essere facilmente protetti dal gelo.

Penso sia un'ottima scusa per stare all'aria aperta con i bambini, anche se fa freddo (basta coprirsi bene!) e per conoscere verdure meno comuni, ma di facile coltivazione: topinambur, pastinaca, rafano. Ma è il momento per piantare anche aglio, cipolle rosse e l'immancabile insalata. Bisogna solo proteggere bulbi e semi dal gelo con uno strato di foglie. O costruire una protezione con dei teli di tessuto non tessuto. In rete non mancano spunti e manuali per avere consigli pratici, come questo sito che ci mostra le tecniche per realizzare un orto invernale

Buon orto!