Stasera si va al circo!

Con Andrea, l’altro papà, non ci siamo persi d’animo. Alla fine, ricorrendo a qualche diversivo, l’abbiamo spuntata noi grandi. Menù rispettato (e pure la rima): magia, poesia, allegria e pure un pizzico di malinconia. Certo si può non essere d’accordo sull’idea di tenere in gabbia e ammaestrare animali. Di vedere tigri a sedersi su uno sgabello o elefanti alzarsi a comando ne farei tranquillamente a meno (però ci sono e trovarseli a un palmo dal naso fa il suo effetto...).

Poi non sarebbe giusto verso le molte persone che nel circo lavorano non ricordare che nello show, oltre agli animali, c’è molto altro: un’arena trasformata in laguna e svuotata a tempo di record; clown divertenti (attenzione agli spaghetti volanti), acrobati temerari (vederli volteggiare sopra la propria testa non è come guardarli in tv), contorsioniste formidabili (ma come fanno? La domanda ce la siamo fatta tutti e quattro). La missione è stata un successo: se non li avessimo riportati a casa, i due piccoli bastian contrari sarebbero ancora là adesso con la bocca aperta, incantati o tenersi la pancia per le risate.

di Severino Colombo