Non chiedere cos’ha mangiato
L’alimentazione è importante, nessuno lo discute, ma bisogna ammettere che a volte la mettiamo troppo sotto i riflettori e questo non fa che accrescere la tensione, peggiorando probabilmente i problemi.
Il pasto è solo uno dei tanti momenti significativi della giornata dei nostri bambini. Abbiamo dedicato tanto tempo a scegliere una scuola che ci sembrasse adatta, per offrire loro giornate belle, ricche, stimolanti e felici. Ora è tempo di condividere quella ricchezza e quella varietà, quella complessità che rende così impegnativo il lavoro delle brave maestre.
Apriamo il ventaglio delle domande! Chiediamo se sono stati bene, se hanno giocato da soli e con gli altri, se hanno riso o pianto, se hanno fatto qualcosa di nuovo o di particolarmente interessante, se sono stati gentili, se hanno bisticciato, se hanno ballato o cantato, se si sono emozionati o divertiti, se si sono sentiti apprezzati, se hanno partecipato volentieri a una determinata attività, se sono usciti all’aperto, se si sono rilassati… e l’elenco potrebbe continuare all’infinito.
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