Questa casa non è un albergo… è una pizzeria!
Quando arrivano gli amici, non facciamo pizzette ma ci piace tenere conto delle preferenze individuali: inforniamo una pizza unica, che ognuno è libero di condire, sul proprio riquadro, come preferisce… e così la nostra pizza di casa diventa una pizza patchwork, una pizza quilt (altro che la quattro stagioni!), bella da vedere e rispettosa dei gusti di ciascuno. Un quadro che parla di ognuno di noi.
L’IMPORTANTE È NON SBAGLIARE LA DOMANDA. NON SI CHIEDE: “CHE COSA VUOI SULLA PIZZA?”.
Questa è una domanda vaga, che confonde i bambini e li spinge a rispondere: “Niente”. La domanda giusta è quella che esplicita le alternative, per esempio: “Ognuno ha diritto a due ingredienti a scelta tra olive, cipolline, zucchine e acciughe”. Per i più piccoli bastano due alternative (questo o quello?).
Naturalmente una volta a tavola è bello scambiarsi assaggi, consigli e commenti, che aprono la strada a nuovi esperimenti in cucina.
Chi non avesse mai fatto la pizza a casa, può cominciare comprando la pasta già fatta dal panettiere. Una volta imparato l’ABC di condimento e cottura, fare anche l’impasto sarà un gioco. Un gioco bellissimo.
L’immagine è tratta dal sito Weelicious
la foto di copertina è di David Joyce
Di Federica Buglioni