I primi (veri) passi in cucina
Quali sono le prime attività adatte a un bambino in cucina? Se a questa domanda rispondete “biscottini di pastafrolla” e nella vostra mente appaiono matterelli, cappelli da cuoco e farina che vola, allora sappiate che qualcuno vi ha messo completamente fuori strada. Ecco perché:
1. La pastafrolla contiene molti grassi e dunque va lavorata fredda, altrimenti diventa troppo molle. I bambini, invece, amano impastare. Ne consegue che la frolla si scalda e diventa appiccicosa; per compensare, tendiamo ad aggiungere tanta farina e così i biscotti, una volta cotti, sono duri come mattonelle. Fallimento.
2. Il matterello non è facile da usare: è un utensile da mettere in mano ai bimbi che hanno già un po’ di pratica in cucina.
3. I cappelloni bianchi da cuoco sono divertenti (forse) ma scomodi e i bambini li mettono senza capire a che cosa servono. Voi li indossate per cucinare? Rassegnatevi, non li portano neppure i cuochi. Meglio un fermaglio per raccogliere i capelli.
4. Se organizzate bene il piano di lavoro, i bambini non fanno disastri. Cancellate dalla vostra mente l’idea che i bambini lanciano la farina. Non lo fanno mai. E si divertono a pulire.
OK, niente biscottini, e allora cosa facciamo?
Prima di provare a impastare, ci sono tante semplici attività adatte ai più piccoli (con un adulto vicino): sbucciare mandarini, pulire teste d’aglio, mescolare, condire, grattugiare, passare al passaverdure, dosare con bicchierini o cucchiai, versare e travasare, lavare ortaggi nel lavandino, pulire il tavolo con un panno umido, raccogliere ciò che cade con una scopina piccola e una paletta… tutte mansioni adatte a piccole mani piene di voglia di fare.
Passiamo agli impasti. Dimenticate i dolci e puntate sul salato: pizze, focacce, gnocchi (farina e patate lesse, senza uova) e pasta fresca, meglio se fatta solo con semola di grano duro e acqua. Perché l’uovo no? Perché il bambino vuole assaggiare; mettere in bocca un impasto che contiene uovo crudo non è mai una buona idea. Lo so che noi, da bambini, assaggiavamo sempre l’impasto della torta, ma ora so anche che così si può prendere la salmonella.
La prima ricetta che ho preparato con mio figlio? La pizza… con la pasta comprata dal panettiere, perché a quel tempo non la sapevo fare. Insieme abbiamo messo l’olio sul fondo della teglia, abbiamo steso la pasta con le dita (senza matterello), abbiamo spalmato la passata di pomodoro e abbiamo aggiunto i pezzetti di mozzarella, il sale e l’origano. E siccome non c’è niente di male a essere cuochi inesperti, sappiate che la pizza ama il forno molto caldo.
di Federica Buglioni
"La cucina non è solo un gioco o un passatempo: è una cosa seria, un'attività di grande valore educativo e affettivo, alla portata di ogni famiglia, che fa bene sia ai bambini sia a noi genitori"
Tutti i lunedì potrete leggere nuovi consigli e nuove ricette. Non solo, Federica risponderà alle vostre domande, quindi mi raccomando, carta, penna e... pentole
L'autrice di queste belle immagini è Paola Cazzaniga, che ha seguito un mio laboratorio di gnocchi con un gruppo di bimbi under 5. E' una fotografa attenta e sensibile, specializzata in ritratti di bambini e di famiglie. Realizza anche reportage per eventi e cerimonie. Se volete contattarla o desiderate un assaggio più consistente del suo lavoro, visitate il suo sito: www.mummylovesyou.it