Di piante – o di “future” piante – in cucina ce ne sono molte. Me l’ha fatto notare l’altro giorno Giacomo, che ha salvato una decina di lenticchie dalla mia pentola, le ha messe in un bicchiere di plastica con un pugno di terra e di sassolini e le ha inzuppate d’acqua.

 

Avrei giurato che non sarebbe cresciuto nulla, mi ero perfino preparata il discorsetto per consolarlo, e invece dopo appena qualche giorno è spuntato un buffo groviglio!
Nel giro di pochi giorni abbiamo piantato semi d’insalata (presi al vivaio l’anno scorso e dimenticati), fagioli e bulbi d’aglio. Al supermercato abbiamo preso una piantina di salvia e una di timo. Settimana prossima vorrei aggiungere un vecchio classico: la patata americana. Poi forse sarà il turno della cima verde dell’ananas, dell’avocado e di chissà che altro (qualcuno ha consigli?).
Non siamo dei grandi giardinieri, ma il bello è che ogni giorno entriamo in cucina con spirito curioso, mentre le mensole diventano sempre più verdi. Che spasso!