I bambini hanno un vocabolario limitato ma questa loro piccola dotazione di parole è compensata dalla loro naturale capacità di farsi capire, spesso prendendo in prestito vocaboli da un contesto per usarli in un altro:
Come gli adulti più attenti sanno bene, ai bambini non servono parole da grandi per esprimere pensieri grandi, pieni di mistero, meraviglia e lucidità; pensieri che fanno sorridere e soprattutto fanno riflettere:
Convinto che le parole dei bambini meritino più ascolto, il poeta Bruno Tognolini e la libreria Tuttestorie di Cagliari (organizzatrice dell’omonimo festival) hanno ideato un vero e proprio Ufficio Poetico, che ogni anno, dalla primavera all’autunno, raccoglie i pensieri, le idee e le riflessioni dei bambini e poi fa sì che questi vengano letti e condivisi.
Come? Per esempio stampandoli a uno a uno e appendendoli come panni stesi al vento. Cosa significano questi panni di carta? Ce lo spiega l'attuale direttore dell'Ufficio, Andrea Serra (nella foto in alto). Significano “bambini, vi stiamo ascoltando.”
Quest’anno Milanoperibambini ha deciso di seguire e raccontare l’attività dell’Ufficio Poetico per far conoscere anche qui, di settimana in settimana, il suo lavoro prezioso, la sua straordinaria capacità di aprire canali di comunicazione tra il mondo dei bambini e quello degli adulti e le sue proposte di attività per l’anno in corso, alle quali tutti sono liberi di aderire gratuitamente.
Nel frattempo, per scaldare i motori, vi invitiamo a leggere il libro di Bruno Tognolini che racconta la storia dell’Ufficio Poetico, attivo dal 2006, e di sbirciare nella pagina del Festival Tuttestorie dedicata a questo appuntamento.