Anche il mondo laico insegue l’illusione della purezza attraverso il cibo. Ecco allora l’idea che gli alimenti non debbano essere “raffinati” e che debbano essere “naturali”, due termini abusati e privi di un significato preciso. Naturalmente nel nostro immaginario la persona “pura” è anche magra, perché sa mangiare in modo sano, a differenza della persona grassa che, secondo un diffuso pregiudizio, sarebbe incapace di controllare l'impulso della fame o della gola.  

A chi produce cibo scadente e ipercalorico questo pregiudizio fa certamente comodo per deresponsabilizzarsi, facendoci credere che se abbiamo qualche chilo in più, è solo colpa nostra, che cediamo agli istinti e non riusciamo a moderarci.

Per fortuna basta guardare indietro alla storia della commercializzazione del tabacco per capire che le cose non stanno affatto così e che le responsabilità sono anche a monte. Per questo le sigarette non vengono più pubblicizzate.

La pubblicità, anche quella rivolta all’infanzia, fa spesso appello al nostro sogno di purezza: vengono in mente le bibite fatte con acqua che sgorga dalle candide cime dei monti innevati, le caramelle alle erbe alpine, le mucche che pascolano libere e le merende che escono da un mulino immerso nella natura… dove però il fornaio consente alle galline di accedere al suo laboratorio, cosa che richiederebbe l'immediato intervento dei NAS. Altro che purezza!

E poi c'è il nostro continuo parlare di chili, di linea, di diete dimagranti e disintossicanti e di prodotti 'naturali', che giorno dopo giorno insegna ai bambini a guardare con diffidenza quei compagni con qualche chilo in più, che anche quest’estate, indossato il costume, saranno costretti a esporre la propria rotondità come una bocciatura.

 

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di Federica Buglioni, Bambini in Cucina

"La cucina non è solo un gioco o un passatempo: è una cosa seria, un'attività di grande valore educativo e affettivo, alla portata di ogni famiglia, che fa bene sia ai bambini sia a noi genitori"

Tutti i lunedì potrete leggere nuovi consigli e nuove  ricette. Non solo, Federica risponderà alle vostre domande, quindi mi raccomando, carta, penna e... pentole.