Non chiedere: “Che cosa vuoi fare da grande?”
Se un bambino va in bicicletta, non gli chiediamo se vuole fare il ciclista, se scrive non lo immaginiamo calligrafo. Allora perché, se vuole cucinare, specie se è un maschio, non pensiamo che stia facendo un passo verso la conquista dell’autonomia? Perché riduciamo tutto a un’aspirazione professionale, quando in realtà quel bambino sta facendo qualcosa di ben più importante per il suo futuro?
Smontiamo il pregiudizio: per cucinare bene non ci vuole “la passione”, basta il buonsenso, proprio come per tutte le attività fondamentali della nostra vita quotidiana che riguardano la cura di noi stessi, delle nostre cose e delle persone che amiamo.
E ora il secondo pregiudizio: nell’infanzia imparare a cucinare non significa mettersi a decorare dolcetti (non faccio che vedere in commercio orrendi libretti di pasticceria “per femmine”). Significa invece provare a prendere in mano un carciofo senza pungersi, a preparare il lievito per fare il pane, a impanare le polpette, a lavare gli ortaggi per una zuppa accorgendosi così che il cibo è sporco di terra perché viene dalla terra, a fare i panini per un picnic… Significa sorprendersi delle consistenze e dei profumi degli ingredienti e soprattutto dell’inaspettata abilità delle proprie mani.
Premesso che il mondo del lavoro è mostruosamente complesso e che forse neanche una persona su mille farà, da grande, quello che aveva in mente da piccolo, quello che conta adesso è che i bambini si divertano anche a fare cose utili: cucinare, cucire, aggiustare la bici, imbiancare la cameretta, costruire qualcosa con chiodi e martello. In fondo sappiamo tutti che tra vent’anni esisteranno professioni che oggi neppure immaginiamo e che saranno proprio i nostri figli a inventarle, specie se nell’infanzia si saranno sentiti manualmente abili e si saranno divertiti sporcandosi le mani con la concretezza.
di Federica Buglioni, Bambini in Cucina
foto credit: ©JackDelano ©RoseAnnaDana
"La cucina non è solo un gioco o un passatempo: è una cosa seria, un'attività di grande valore educativo e affettivo, alla portata di ogni famiglia, che fa bene sia ai bambini sia a noi genitori"
Tutti i lunedì potrete leggere nuovi consigli e nuove ricette. Non solo, Federica risponderà alle vostre domande, quindi mi raccomando, carta, penna e... pentole.