L’olio di palma si è diffuso per due motivi: perché costa pochissimo e perché allo stato grezzo è semisolido, quindi non ha bisogno di essere idrogenato per assumere l’aspetto e la consistenza della margarina. Se sulla confezione di pasta sfoglia leggete “senza grassi idrogenati”, è probabile che tra gli ingredienti ci sia l’olio di palma.

Dopo avere letto informazioni e opinioni d’ogni tipo, mi sono fatta le seguenti idee, un po’ grossolane ma che mi semplificano le scelte quando faccio la spesa:

• sulla pericolosità di questo grasso, non mi preoccupo: c’è davvero di peggio sul mercato dei grassi industriali.
• più l’olio di palma si diffonde e più aumentano le “ricerche” che vogliono dimostrare che si tratti di un ingrediente sano: sento puzza di bruciato.
• l’aspetto allarmante riguarda l’ambiente: le immagini della deforestazione tropicale compiuta per fare spazio alle piantagioni sono spaventose e le operazioni di “green washing” per farci credere che esistano piantagioni sostenibili mi lasciano piena di dubbi.
• l’olio di palma non ha un buon odore, quindi la sua presenza è sempre associata ad altri ingredienti che evito, come gli aromi artificiali: il cibo vero profuma; tutto il resto non è cibo.
• molte aziende, vista la cattiva fama di questo prodotto, hanno deciso di sostituirlo con altri grassi; a breve vedremo sulle confezioni frasi come “senza olio di palma!”. Prima di gioire, sarà utile valutare la qualità dei nuovi ingredienti.  

In conclusione, penso che ragionare sulla scelta di questo o quel grasso sia un modo un po’ distorto di vedere il problema.

La mia sensazione è che, in genere, noi e i nostri bambini consumiamo troppi grassi, di qualunque natura essi siano. Rassegniamoci: la bacchetta magica (=un grasso sanissimo) per non cambiare abitudini alimentari non esiste.

In compenso, esistono tante eccellenti alternative: pane e marmellata al posto dei biscotti, una sfoglia di acqua e farina per le torte salate, macedonie a merenda, buone attrezzature da cucina e buone tecniche di cottura per ottenere piatti squisiti con meno grassi.   

Segnalo che il sito Ilfattoalimentare ha diffuso una petizione contro questo ingrediente, che ha già raccolto decine di migliaia di firme.

 di Federica Buglioni

photo credit: Davis Staedtler; Lars Plougmann

"La cucina non è solo un gioco o un passatempo: è una cosa seria, un'attività di grande valore educativo e affettivo, alla portata di ogni famiglia, che fa bene sia ai bambini sia a noi genitori"

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