Abbiamo visitato la mostra “Saul Steinberg. Milano – New York” e partecipato al laboratorio per bambini dai 5 ai 10 anni.

La bravissima Cristina ha accompagnato i bambini a visitare la mostra, appassionandoli a un soggetto non semplicissimo. La storia di Steinberg è davvero affascinante. Nasce in Romania, ma si trasferisce a Milano negli anni 30 per studiare architettura al Politecnico. La sua strada, però, non è l’architettura: da subito si appassiona alle proprietà espressive della linea e collabora come illustratore a importanti periodici italiani. Perseguitato perché ebreo, nel 1940 riesce finalmente a fuggire e a stabilirsi negli Stati Uniti. New York diventerà casa sua, ma manterrà sempre un legame forte con il nostro Paese.

I bambini rimangono incantati dai suoi disegni, dalle caricature, da come con la linea riesca a creare mondi interi. Sicuramente uno dei progetti più affascinanti è il Labirinto dei ragazzi, che Steinberg illustra invitato dagli amici dello Studio BBPR per la Triennale del 1954. Il labirinto vero e proprio, che era stato costruito nei giardini della Triennale, è stato distrutto, ma in mostra si può ammirarne il modellino, i 4 leporelli, lunghissime strisce di metri e metri di disegni creati dall'artista per decorare il labirinto, e un Mobile di Alexander Calder che era appeso al centro del labirinto stesso!

Un altro tema caro a Steinberg era quello delle maschere: diceva che in America tutti indossano una maschera di apparente felicità per nascondere le proprie difficoltà e amava disegnare e regalare maschere ai suoi amici. Le realizzava su sacchetti di carta, come quelli del pane, e ne aveva inventato anche un tipo specialissimo: mini-maschere con un buco al centro in cui infilare il naso, che per lui era il tratto più caratteristico della fisionomia di una persona.

Come potete immaginare, proprio le maschere sono il tema del laboratorio.

Ai bambini viene chiesto di creare delle maschere o delle mini-maschere e poi di illustrare su dei cartoncini a fumetto un loro dialogo, sempre su ispirazione di altre opere viste in mostra, creando nuovi linguaggi con la linea. Il divertimento è assicurato e i risultati, come sempre con i bambini, sono diversissimi e inaspettati! C’è chi si dà alle maschere dei Pokemon, chi crea simpatici animali e chi inventa un vero e proprio dizionario illustrato dei vari linguaggi (“allegro”, “triste”, addirittura “innamorato”).

Alla fine, la presentazione del proprio lavoro è il momento per confrontarsi con gli altri, aprirsi e condividere. Proprio quello di cui hanno sentito tanto la mancanza in quest’ultimo anno e mezzo.

Un successo, direi. Intrigante la mostra, bravissime le operatrici, ampio e gradevole lo spazio laboratorio dove ognuno ha avuto la sua postazione distanziata anti-Covid, ma senza perdere mai il piacere del lavoro in gruppo.
Consigliatissima!

Laboratorio:
Maschere e ghirigori parlanti

Prossime date:
Domenica 23 gennaio ore 15:30
Domenica 6 febbraio ore 15:30
Domenica 26 febbraio ore 15:30
Domenica 5 marzo ore 15:30

 

INFO e PRENOTAZIONI

Per prenotare scrivete una mail a visiteguidate@triennale.org specificando numero e età dei bambini partecipanti e numero degli adulti accompagnatori e attendete una risposta per la conferma. 
Attività consigliata per bambini dai 6 ai 10 anni.
 Porta della carta di recupero da casa da utilizzare per creare la tua maschera: perfetta è quella della scatola dei cereali.

Prezzi:
bambino €12,00
adulto accompagnatore €10,00
(massimo un accompagnatore per bambino)

Triennale Milano
Viale Emilio Alemagna, 6, 20121 Milano
Tel. 0272434305

A cura di:

Benedetta Calzavara
Storica dell’arte, organizzatrice di mostre e di Roma Arte in Nuvola, mamma e zia.
Per i grandi scrive di Arte e di Bello.
La trovate su FB: benedetta.calzavara
E su Instagram: Benedetta Calzavara

 

Come arrivare alla Triennale

Con la Metro: linea 1 (rossa) la fermata Cadorma si trova a circa 600 metri
Percorrete via Paoleocapa e procedete lungo viale Paleocapa