Avete mai visitato il Cenacolo Vinciano con i bambini? Pochi capolavori sono capaci di comunicare così tanto e così intensamente con i visitatori di tutte le età, specialmente i più piccini.
Realizzato da Leonardo da Vinci tra il 1495 e il 1498 – esatto, ci impiegò ben tre anni! – il Cenacolo è il capolavoro dei capolavori. Si tratta di un grandissimo dipinto murale largo più di otto metri e alto più di quattro realizzato sulla parete corta di quello che un tempo era il refettorio di Santa Maria delle Grazie.

La visita con i bambini in questo spazio è una vera e propria immersione nell’arte con la A maiuscola. Il culmine della visita, naturalmente, sono i quindici minuti di permanenza nel refettorio – questo è il tempo concesso a ciascun gruppo – che diventano lunghissimi se vissuti con uno sguardo attento e con la giusta preparazione.

Sapete qual è il primo motivo che rende l’opera di Leonardo da Vinci così speciale?

In questa grande stanza i monaci del convento consumavano i pasti con l’obbligo di rispettare il silenzio, e comunicando solamente con i gesti.  Il dipinto, infatti, è silenzioso solo al primo sguardo, ma via via, osservando i gesti e gli sguardi di Gesù e degli apostoli, si percepisce sempre di più una grandissima forza comunicativa.

In effetti Leonardo scatta un’istantanea di un momento chiave, l’istante immediatamente successivo all’annuncio da parte di Gesù del tradimento di uno degli apostoli. Facile immaginare e individuare le emozioni degli astanti, ognuno raffigurato da Leonardo con il suo temperamento: c’è chi si preoccupa, chi resta tranquillo, chi si arrabbia e chi si spaventa. C’è chi non crede a quelle parole, chi si alza di scatto, chi chiede a chi gli siede vicino se ha capito bene. E poi c’è chi indietreggia, perché colto sul fatto- anzi prima! – e nel farlo appoggia il gomito sul tavolo.

Ma quanto è difficile dipingere qualcosa di astratto come un’emozione? Per questo motivo Leonardo dovette cercare a lungo nei volti delle persone incrociate per le strade della città la moltitudine infinita di gesti ed espressioni di cui è capace l’uomo, raccogliendoli in schizzi veloci da cui prese spunto per i tredici personaggi raffigurati.

Il secondo motivo per cui il Cenacolo è così unico? Leonardo decise di coinvolgere l’osservatore in prima persona, rendendolo partecipe della scena. Come?

Con l’utilizzo della prospettiva, quella magnifica invenzione rinascimentale che regala all’osservatore l’illusione di essere parte dell’opera dipinta. Immaginando di stare seduti a tavola come un monaco domenicano è facile intuire cosa accade a chi voltava lo sguardo verso quella parete. Il muro si trasforma in una sorta di palcoscenico su cui è dipinto il grande tavolo, e ai lati è dipinta la prosecuzione delle reali pareti della stanza. Una bellissima finestra si affaccia su un luminoso paesaggio lombardo e illumina delicatamente l’ambiente dipinto. E poi loro, i tredici personaggi: Leonardo li dipinse un po’ più grandi di una persona reale, in modo che da laggiù, da ciascuno dei tavoli, venissero percepiti a dimensione reale. Le ombre sui volti seguono la luce naturale della stanza. La tavola, i piatti, la tovaglia decorata e gli arazzi sulle pareti sono di gusto rinascimentale. Impossibile restare indifferenti e non sentirsi parte della scena.

Ecco perché ai nostri occhi, e specialmente agli occhi di un bambino, questo dipinto è capace di raccontarsi con forza ed immediatezza, rendendo la lettura di quel preciso istante catturato sul muro un’esperienza emozionante.

Se ad arricchire la visita ci sono le schede di Burabacio, poi, il percorso diventa ancora più prezioso: un “foglio-taccuino” in cui ciascun bambino può trovare le informazioni raccontate lungo il percorso guidato, e di cui poter fare tesoro colorando e cercando le risposte alle tante domande presenti sulla scheda.

Prossima data: Il cenacolo vinciano con Succo d'Arte

PRENOTATEVI scrivendo a: info@succodarte.com

 

Cenacolo Vinciano
Piazza Santa Maria delle Grazie, 2 Milano

Per la durata dell’emergenza sanitaria il Museo del Cenacolo Vinciano sarà aperto ad orari ridotti:
dal martedì al sabato: 
dalle 8.15 alle 19.00
 (con ultimo ingresso alle 18.45).
domenica dalle 14.00 alle 19.00
(con ultimo ingresso alle 18.45)
Chiuso tutti i lunedì e nei giorni 1 gennaio e 25 dicembre 
(salvo diverse indicazioni trasmesse dal superiore Ministero per i Beni e le Attività culturali).

Come arrivare
Dalla Stazione Centrale: 
Metropolitana linea 2 (verde),
fermata Cadorna,
poi a piedi per circa 700 metri.
Dalla Stazione Garibaldi: 
Metropolitana linea 2 (verde),
fermata Cadorna, poi a piedi
per circa 700 metri.
Metropolitana: 
Stazione Cadorna
Linee ATM: 
Metropolitana linea 1 (rossa),
fermate Cadorna o Conciliazione.
Tram 16 (Monte Velino – Stadio San Siro)
fermata S. Maria delle Grazie.
Bus 50 e 169 fermata Via Boccaccio.