Quando si parla di auto non sempre si presta la dovuta attenzione al tema della sicurezza, nonostante la maggior parte degli incidenti capitino per delle piccole disattenzioni o a causa di qualche mancato accorgimento. Comportamenti alla guida poco idonei, telefonate al cellulare, cintura non allacciata: sono questi i fattori più significativi che mettono a repentaglio la vita del conducente e degli altri passeggeri a bordo. 

E' inoltre fondamentale non perdere mai di vista lo stato della propria automobile, a partire dallo stato dei pneumatici, dell'olio, ma anche documentazione come bollo e assicurazione e accertarsi di non avere la polizza in scadenza. Viaggiare sicuri non è un'opzione, è un dovere morale nel rispetto della nostra persona e di chi ci circonda, specialmente se a bordo della nostra vettura trasportiamo un bambino.

Troppo spesso si sottovalutano i pericoli, tralasciando le norme di sicurezza necessarie a far sì che i piccoli possano viaggiare nel migliore dei modi. Talvolta lo si fa per un'eccesso di confidenza nelle proprie capacità, altrettante per semplice pigrizia o noncuranza, come ad esempio quando si sceglie un seggiolino auto non adatto all'età del bambino o lo si posiziona nel modo scorretto. 
In commercio esistono tante tipologie di seggiolini studiate apposta per i più piccoli, a seconda della loro struttura, del peso e dell'altezza, eppure i dati a riguardo mostrano che oltre il 10% dei genitori non ne fa uso, e circa il 36% lo utilizza in modo non appropriato. 

Sia che si tratti di un percorso breve, come può essere quello che da casa porta fino alla scuola o di un tragitto più lungo, bisogna sempre tenere a mente che la strada riserva insidie in ogni momento. Per giunta esistono delle leggi specifiche che regolano le modalità di trasporto degli infanti, imponendo ai conducenti di adottare le opportune misure di sicurezza, come stabilito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell'articolo 172 del codice stradale. Quest'ultimo ha subito una modifica proprio nel 2006, adattandosi alle normative europee e introducendo l'obbligo della cintura di sicurezza e l'utilizzo di "sistemi di ritenuta idonei" nel caso si trasportassero dei bambini.

Quando si acquista un seggiolino non bisogna storcere il naso lamentandosi contro chissà quale scelta astrusa caduta dall'alto, ma occorre fermarsi un attimo a pensare che far viaggiare il proprio figlio in sicurezza è uno dei modi migliori per dimostrare affetto nei suoi confronti. E' importante che tutti i prodotti acquistati siano opportunamente omologati, specialmente quando si acquistano tali dispositivi al mercato dell'usato. Ogni seggiolino in regola è munito della relativa etichetta d'omologazione, caratterizzata dal suo colore arancione e di norma applicata all'altezza della base o sul retro. 

Nei negozi specializzati è possibile acquistare il seggiolino più adatto per il nostro bambino: ne esistono ben tre tipologie, divise in opportune sottocategorie. Quelli omologati per i più piccoli, con un peso non superiore ai 18 kg appartengono ai gruppi 0, 0+/1 e 1. I primi due vanno posizionati nel senso contrario a quello di marcia, mentre il terzo gruppo va rivolto verso il senso di marcia. Quelli relativi ai gruppi 2 e 3 sono progettati esclusivamente per i bambini di peso compreso tra i 18 e i 36 chili, e si presentano in diverse tipologie. Dai seggiolini veri e propri ai modelli rialzati per consentire ai più piccoli di raggiungere l'altezza adeguata ad allacciare la cintura di sicurezza. 

A partire dal 2006, per tutte le automobili omologate dopo il mese di Febbraio dello stesso anno, è divenuta obbligatoria l'adozione del sistema Isofix, un dispositivo integrativo di aggancio dotato di tre punti d'ancoraggio, che implementa la sicurezza dei normali dispositivi. Ovviamente non bisogna mai dimenticare di portare il buon esempio ai nostri figli, rispettando per primi le norme previste dal codice della strada e non dimenticando mai di allacciare la cintura, per il bene nostro e di chi ci sta accanto.

di G. Rossini