La natura in città: esperimenti d'inverno

La natura in città: esperimenti d'inverno

“Quanti anni hai?
7 e mezzo, quasi 8.

“Cosa stai facendo?”
E’ inverno, fa freddo e volevo sperimentare cosa succede fuori, la notte, mentre io dormo.

“Come ti è venuto in mente di fare questo esperimento?”
Uscendo per andare a scuola la mattina, ho visto l’acqua dei cani nella ciotola completamente ghiacciata. Bellissima! Mi è venuta voglia di toccarla e di provare a romperla, per capire quanto fosse spessa.

“L’hai rotta?”
Sì, con un bastone. In mille pezzi. Sembravano pietre preziose, tutti quei cristalli. Mi sono molto divertita. E inoltre, i cani, hanno potuto bere, perché sotto c’era un po’ di acqua non del tutto ghiacciata. E’ un inverno non freddo, questo.

“E quindi, il tuo esperimento? Me lo racconti?”
Ho pensato di usare le ciotole della mia cucina per vedere se anche lì l’acqua ghiacciasse. Abbiamo tante scodelle, di plastica, di ferro, pentolini, cucchiai…Sono un po’ pieni di foglie e terra, ma volevo proprio vedere cosa sarebbe successo aggiungendo l’acqua.

“E come è andata?”
Ogni mattina prima di andare a scuola, prendo la mia torcia e vado a controllare. Alcuni giorni c’è davvero ghiaccio profondo, che ha catturato anche le foglie, poverette. E poi al ritorno da scuola…di nuovo tutto sciolto. Vuol dire che qui batte il sole. Quella dei cani invece, resta ghiaccio per tutto il giorno. E’ più in ombra.

“E cosa fai con il ghiaccio che si forma?”
Prendo dei legni, incido il ghiaccio e ci faccio dei disegni. E poi mi faccio aiutare dalla mia fantasia, con la fantasia posso fare tutto. E poi mi è venuta voglia di andare a vedere se anche Tina Bautina (ndr la cascata vicino a casa) fosse ghiacciata.

“E sei andata?”
Sì, certo. Solo alcuni punti erano ghiacciati. Le insenature più in ombra e i bordi della cascata. Alcuni tratti del fiume erano davvero più belli adesso che non in estate. Ho toccato il ghiaccio, rotto dei pezzi, ha mille forme. Le mani si sporcano ma è bello perché senti una sensazione diversa rispetto a quando te le lavi con l’acqua di casa. E poi mi piace osservare le ghiande intrappolate e aiutarle a liberarsi.

“Ma tu vivi in campagna, nel bosco. E se fossi in città?”
Farei l’esperimento lo stesso. Serve solo una ciotola, dell’acqua, un bastone di legno e un po’ di freddo. Cose che abbiamo tutti. L’inverno è di tutti.

“Ti piace stare fuori d’inverno?”
Sì. Fa freddo, ma mi vesto bene e mi diverto lo stesso. Posso fare giochi che d’estate non sono possibili. L’unica cosa è che non riesco a correre bella libera perché ho addosso tanti vestiti.

Grazie, Lechen. Buon lavoro!

 

 

La natura è una risorsa preziosa e indispensabile per l'equilibrio psicofisico di tutti e soprattutto dei bambini “moderni”, come ben spiega Richard Louv nei suoi libri. L'obiettivo della Yurta nel Bosco è quello di riavvicinare i bambini e le loro famiglie al contatto con la natura, all'esperienza reale, emozionale, creativa e fisica con il mondo. Tutto ciò è possibile. Anche a Milano!

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