Allattamento al seno. I consigli e le informazioni pratiche del pediatra Conti Nibali di UPPA
Chi ha partecipato ieri all’appuntamento di UPPA in Triennale si è potuto liberare dalle false credenze e dai luoghi comuni che spesso ostacolano il corretto avvio dell’allattamento al seno. Il pediatra Sergio Conti Nibali, direttore di UPPA, ha ascoltato e commentato i racconti dei genitori sulle loro esperienze di gravidanza, parto e allattamento, fornendo informazioni pratiche utilissime. Ve ne riportiamo alcune qui di seguito, segnalando che nel sito di UPPA trovate una moltitudine di approfondimenti preziosi.
Subito dopo il parto
Il bambino, se appoggiato sul corpo della mamma subito dopo parto, è in grado di trovare da solo il seno e il capezzolo. A guidarlo è l’innata capacità di muoversi in direzione dell’odore del liquido amniotico che secernono le ghiandole poste sull’areola mammaria. Una mamma che aveva partorito al Buzzi dieci giorni prima ha confermato l’emozionante esperienza.
Segnali di fame
A differenza di quanto si pensa, non è il pianto il segnale da attendere per capire se il bambino ha fame. Il pianto è una manifestazione tardiva. Prima, si possono cogliere movimenti della lingua, delle labbra e della testa, che “cerca” a destra e a sinistra. L’essere umano, ha spiegato il pediatra, è un mammifero di prossimità: il suo cucciolo ha bisogno di contatto e il muovere il capo di qua e di là dimostra che l’istinto guida il bambino a cercare il cibo vicino a sé.
Durata e frequenza della poppata
I bambini nati a termine hanno molta fame e non c’è da stupirsi se richiedono pasti anche 10 o 12 volte al giorno. La poppata può durare molto ma bisogna tenere conto che il latte arriva a ondate e quando sembra che il bambino si sia addormentato, in realtà spesso sta solo aspettando l’ondata successiva, stimolandola con delicati movimenti delle labbra.
Qualità del latte
All’inizio della poppata il latte è semitrasparente ed è ricco di zuccheri e proteine. Proseguendo, cambia composizione e diventa bianco: è aumentata la percentuale di grassi, che hanno un maggiore potere saziante. Per questo motivo il vecchio consiglio di allattare 10 minuti da una parte e 10 dall’altra è una sciocchezza.
No alla bilancia, si al controllo del colore delle feci
Conti Nibali ha consigliato di non tenere a casa una bilancia e sicuramente di non cadere mai nell’errore della doppia pesata. Uno sguardo al colore delle feci, invece, può fornire indicazioni preziose sulla qualità del pasto. Le feci dei neonati, inizialmente nere, tra il terzo e il quinto giorno di vita sono verdi. Dopo il quinto giorno diventano gialle, liquide e abbondanti: è il segnale che va tutto bene. Se il bambino è ben idratato la pipì e trasparente, limpida, e riempie circa sei pannolini al giorno.
L’alimentazione della mamma in gravidanza
A parte l’alcol e il fumo, non ci sono divieti per la mamma, a condizione che la sua alimentazione sia varia e curata. Il suo latte cambierà sapore ogni giorno e proprio questa varietà aiuterà il bambino, una volta cresciuto, ad apprezzare una maggiore varietà di alimenti.
L’incontro è proseguito con informazioni e consigli su rigurgiti, singhiozzo, sonno e molto altro. Sul sito di UPPA e sul suo bimestrale troverete molti approfondimenti.
Di Federica Buglioni
foto credit: Hamish Darby
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