Figli e sicurezza in rete, il tour di Telecom Italia

Figli e sicurezza in rete, il tour di Telecom Italia

Telecom Italia sta portando avanti un tour italiano che prevede dieci incontri all’interno di altrettanti istituti scolastici, per dialogare - con i docenti, gli educatori, i ragazzi e i genitori – sui rischi e sulle opportunità della rete. Abbiamo partecipato all’incontro milanese del 20 febbraio e abbiamo raccolto consigli utili e informazioni preziose.
 
L’incontro è stato molto coinvolgente sia per adulti sia per i ragazzi: dopo il dibattito informativo (con la presenza di Fondazione Movimento Bambino e Save the Children) abbiamo tutti partecipato attivamente alla costruzione del finale di un mini-film, che mostrava una situazione tipica di rischio in Rete (e che potete guardare nella sezione video del sito Navigare Sicuri.
 
Il ruolo dell’adulto
Nell’era del virtuale, anche le tradizionali forme di “controllo” sono cambiate e la tecnologia è diventata, per il genitore, una sorta di “guinzaglio elettronico”, per restare in contatto con i figli.  Oggi - come ha sottolineato Maria Rita Parsi, presidente di F.M.B. - in questo ambito il ruolo dell’adulto è quello di fissare, con autorevolezza e competenza, regole che permettano ai nostri nativi digitali di usare internet e tutti gli strumenti tecnologici senza perdere di vista la realtà.

Per farlo non occorre diventare esperti informatici: è sufficiente, per esempio, che ai ragazzi venga imposto di:
- rendere nota la password per accedere al controllo
- non ignorare mai le chiamate e i messaggi dei genitori
- non portare telefono, Ipad ecc… a scuola
- non usare computer e smartphone di notte
- passare del tempo con telefono e computer spenti (per stare attenti a non sviluppare dipendenze)
- spegnere il telefono dove il suo utilizzo potrebbe disturbare gli altri.
 
Ecco invece qualche semplice regola in materia di riservatezza dei dati personali:
- non fornire dati identificativi e rintracciabili (nome, cognome indirizzo, cell, e-mail) senza aver verificato le impostazioni sui livelli di privacy del profilo che li richiede
- non accettare inviti da persone conosciute on line
- salvare le e-mail e testi chat, sms, mms. utilizzabili come prove per bloccare sul nascere i tentativi di malintenzionati
 
Naturalmente il controllo virtuale non basta a garantire la sicurezza nei nostri ragazzi: dall’incontro è emerso in modo chiaro quanto, passata l’età dei semplici divieti, sia importante il dialogo con i figli, per accompagnarli e seguirli con discrezione e per renderli informati e consapevoli delle opportunità e dei rischi dei nuovi media.    
 

di Silvia Muoio
 


Approfondimenti:
www.navigaresicuri.org è il portale di Telecom, gestito in collaborazione con Save the Children e Fondazione Movimento Bambino, dove possono essere anche denunciati gli abusi.

 

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