L'oasi naturalistica del Ticinello

L'oasi naturalistica del Ticinello

Più volte la città, dal dopoguerra in poi e soprattutto dopo la bolla immobiliare degli anni '80, ha eroso intere frange di campagna che ancora si trovavano all’interno dei confini comunali. Non è difficile ancora oggi trovare cascine (abbandonate), borghi rurali totalmente riutilizzati per abitazioni, toponimi e vie che ricordano come in un passato prossimo o più lontano la campagna stava proprio nel centro della città. Oggi c’è una buona notizia. Stiamo assistendo ad un’inversione di tendenza.

Dopo l’ultima crisi che ha investito in modo pesante il mercato immobiliare, soprattutto i grandi gruppi che si erano accaparrati grandi lotti di terreno nel quadrante sud della cintura milanese, gli stessi speculatori non trovano più conveniente investire su zone di frangia che non promettono più grandi utili. Assisitiamo così, con l’abbandono di distese di pianura ai margini della città e soprattutto alle propagini del Parco Sud, dove i vincoli di edificabilità sono più pressanti, ad un lento abbandono delle vecchie colture, ma anche ad una strana riforestazione spontanea, che inizia un po’ alla volta a riappropriarsi prima dei fossati e delle rogge non più curate, poi delle aree intorno al costruito, ai margini delle strade e poi di intere aree, fin dentro alle vecchie corti e ai campi oramai in totale abbandono.

Robinie, pioppi, betulle e arbusti spontanei divengono sempre più frondosi e intricati fino a diventare un habitat adatto per ospitare migliaia di animali provenienti dalla campagna cirumvicina.

E’ insomma ciò che abbiamo visto succedere da anni nelle periferie delle città inglesi dove volpi, tassi e volatili sono tornati a rovistare tra i bidoni della spazzatura di molte case periferiche, o come più facilmente succede nelle città del Nord America, dove non è difficile imbattersi in alci, lupi, orsi e orsetti lavatori o aquile in cerca di cibo.

La zona 5, tra il Naviglio e Rogoredo, destinata nella zona più a sud, nota come Ticinello, alla riforestazione.


Adesso senza allontanarci troppo dal nostro “seminato”, voglio raccontarvi di un fenomeno tutto milanese, che sta accadendo soprattutto in zona 5, un’area a ventaglio, che scendendo verso Sud va dal Naviglio Pavese a Rogoredo, ma che indifferentemente, in passato, si era già osservato a ovest della città tra il Parco Sud, il Parco delle Cave e il Parco di Trenno.

Comunque il Comune di Milano, sta cercando di valorizzare gli aspetti ambientali dell’area conosciuta come Ticinello: l’assessore all’Agricoltura e Urbanistica, Alessandro Balducci, ha spiegato in questi giorni al Corriere che «ci sono i finanziamenti per il primo lotto, 1 milione e mezzo di euro. La progettazione di sentieri e aree protette sarà pronta per febbraio, poi partiamo con la gara ed entro ottobre 2016 con i lavori».

Come arrivare al Parco del Ticinello: in dieci minuti a piedi, o in bici, dalla fermata M2 (capolinea della verde Abbiategrasso) oppure con il bus 79 e i tram 3 o 15.

 

 

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