Maschi e femmine in cucina
Gli adulti, invece, a quell’interesse per impasti e cotture tendono spesso ad attribuire significati diversi: “Vuole fare lo chef,” si giustificano i genitori dei maschi, mentre le mamme delle femmine chiedono soprattutto informazioni sui laboratori di decorazione di biscotti per “piccole pasticciere”. Fatico un po’ a fare passare l’idea di lasciare da parte giudizi e aspirazioni.
Certi obiettivi, magari suggeriti per scherzo, possono condizionare i pensieri dei bambini più di quanto immaginiamo.
Cucinare, nell’infanzia, non serve per candidarsi a Master Chef o per diventare principessine del biscotto glassato. Non appena si assume un atteggiamento discreto e non giudicante, si nota che l’approccio spontaneo dei bambini e delle bambine non è quello di chi vuole primeggiare o imparare un mestiere, ma di chi è interessato a fare e sperimentare, a volte per il piacere di scoprire e di misurarsi con nuove esperienze, altre volte per assistere ai procedimenti e alle trasformazioni o solo per creare qualcosa di buono da portare a tavola con orgoglio.
La naturale predisposizione a cimentarsi con la quotidianità della cucina sparisce spesso con la fine dell’infanzia. Prima che questo accada, senza appiccicare etichette a nessuno, possiamo provare a riscoprire insieme quell’antico piacere di fare fine a se stesso, con i piedi piantati nel presente.
Di Federica Buglioni
foto credit ©woodleywonderworks
"La cucina non è solo un gioco o un passatempo: è una cosa seria, un'attività di grande valore educativo e affettivo, alla portata di ogni famiglia, che fa bene sia ai bambini sia a noi genitori"
Tutti i lunedì potrete leggere nuovi consigli e nuove ricette. Non solo, Federica risponderà alle vostre domande, quindi mi raccomando, carta, penna e... pentole!Mense scolastiche, spreco zero