Mezza porzione, la strategia che vince a casa e a scuola

Mezza porzione, la strategia che vince a casa e a scuola

Tanti anni fa, al ristorante, c’era la mezza porzione, che era piccola e costava meno di quella intera. Finito il primo, la quantità contenuta invogliava i bambini a chiedere anche il secondo, garantendo al ristoratore lungimirante un doppio vantaggio: un conto più alto e la certezza che i bambini sarebbero rimasti seduti a tavola più a lungo, evitando di disturbare la sala. Anche per l’armonia famigliare la strategia era efficace. Negli anni dell’implacabile finisci quello che hai nel piatto o non ti alzi da tavola, la mezza porzione salvava i piccoli commensali dal disagio di sgridate e punizioni.

Se le mezze porzioni sono scomparse dai menu, eccezion fatta per le occasionali “pizze baby”, lo spreco inaccettabile delle mense scolastiche ha spinto una pionieristica scuola primaria di Asti a rivalutare questa antica abitudine, a tutto vantaggio non solo dell’alimentazione dei bambini e del clima sereno, ma anche della vicina sede della Caritas che, grazie a un accordo stipulato con il Comune, recupera le eccedenze e le distribuisce, in condizioni igieniche ineccepibili, a chi ne ha bisogno.

Il meccanismo è il seguente:

tutti devono assaggiare tutto, ma ogni bambino è libero di optare per la mezza porzione dei piatti principali (e poi di chiedere l’altra mezza se dovesse cambiare idea) e di scegliere la quantità di contorno desiderata: normale, poca o pochissima. Giampiero Monaca, il maestro che con la sua classe ha calcolato il valore economico e sociale dello spreco e ha promosso l’iniziativa, ci ha spiegato che ora i bambini mangiano più di prima, perché si sentono protagonisti attivi dell’organizzazione della mensa e finalmente rispettati nei loro gusti e nei loro bisogni.

Ecco la loro testimonianza:

A Milano i timidi tentativi di recupero degli sprechi si limitano per ora al sacchetto distribuito ai bambini per portare a casa il pane e la frutta non consumati in mensa. Di strada da fare ce n’è ancora tanta.

 

Quello che i bambini non dicono (a tavola)

 

Per saperne di più:

Scuola, dalla mensa alla Caritas Ad Asti niente più sprechi nei piatti (FONTE: Corriere della Sera)

Mense scolastiche, spreco zero (FONTE: Comune.info)

 

Di Federica Buglioni

foto credit @ Shari's Berries


"La cucina non è solo un gioco o un passatempo: è una cosa seria, un'attività di grande valore educativo e affettivo, alla portata di ogni famiglia, che fa bene sia ai bambini sia a noi genitori"

Tutti i lunedì potrete leggere nuovi consigli e nuove  ricette. Non solo, Federica risponderà alle vostre domande, quindi mi raccomando, carta, penna e... pentole!Mense scolastiche, spreco zero

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