Bambini e abitudini alimentari: l'importanza della conversazione a tavola
DI CHE COSA POSSIAMO PARLARE A TAVOLA PER RALLEGRARE IL CLIMA E ROMPERE LA ROUTINE?
Non c’è bisogno di cercare argomenti fantasiosi. A volte basta spostare l’attenzione su ciò che è vicinissimo, aiutando in questo modo i bambini a non mangiare distrattamente, a concentrarsi sul presente.
AVETE MAI PROVATO A CHIEDERE: “QUAL È LA VOSTRA POSATA PREFERITA?”
La domanda è un po’ stupida, lo so, ma proprio perché non consente risposte giuste o sbagliate, la mente si mette in moto liberamente, generando curiose riflessioni sui vantaggi e gli svantaggi di ogni utensile. Il coltello naturalmente, ha molti followers.
Pochi minuti e vi chiederanno di dire la vostra, quindi cominciate a pensarci. La mia posata preferita è la forchetta, per diversi motivi: la sua storia è divertente (il suo impiego fu a lungo osteggiato perché la forma ricordava il forcone del diavolo!) e si può usare in tanti modi diversi, per esempio per infilzare, arrotolare, schiacciare, bucherellare e perfino per tagliare, se gli alimenti sono morbidi.
Un giorno un artista di nome Bruno guardò una forchetta e si accorse che la sua forma ricordava quella di una mano in cima a un avambraccio. Cominciò così a inventare strane forchette-mani, come racconta lui stesso in questo video:
Ecco, adesso sì che la fantasia può farci volare lontano, tutti insieme, sul tappeto magico dell’arte. Il poster con i disegni delle forchette di Bruno Munari è acquistabile anche on line, dal sito di Corraini.
photo credit: nick lee
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