Costruire, disegnare o cucinare? È lo stesso: l’importante è giocare
Nel 1981 una bambina fu invitata a posare per una pubblicità della Lego. A nessuno venne in mente di pettinarla, truccarla o cambiarla d’abito. La lasciarono semplicemente giocare per un’ora e poi scattarono questa foto meravigliosa, dove si vedono soltanto lei e il suo boh di mattoncini. L’immagine, che continua a circolare in rete, scuote le nostre coscienze perché, guardandola, ci rendiamo subito conto di quanto l’infanzia di oggi sia stata derubata della libertà di fare per il puro piacere di giocare e non per produrre risultati meritevoli di lodi e consensi.
Per i bambini appassionati di cucina, le cose non vanno diversamente. Oggi si propongono bellissimi corsi e programmi televisivi dove però non c’è spazio per la sperimentazione. Quello che conta, purtroppo, è altro: risultato, competizione, giudizio.
I miei ricordi d’infanzia sono pieni di farine da toccare, frullini da girare, matterelli da spingere, insalate da lavare, basilico da raccogliere, patate da piantare… ore, giorni e anni passati a guardare, fare, inventare in ragionevole libertà, senza sentire mai il bisogno di ottenere un risultato definitivo. Sapevo che facendo, provando e riprovando avrei sempre scoperto qualcosa di nuovo, avrei fatto un passo avanti nel mio processo d’invenzione e trasformazione che non prevedeva mai la parola “fine”.
Oggi so che è in quella bolla di sapone protetta e non giudicante, in quell’essere semplicemente una bambina che giocava - con stoffe, carte, pezzi di cose, colori, utensili e mattoncini - che ho maturato la fiducia nella mia capacità di inventare e trovare soluzioni. Così si giocava tanti anni fa.
di Federica Buglioni, Bambini in Cucina
foto @Eleonoraseeing
"La cucina non è solo un gioco o un passatempo: è una cosa seria, un'attività di grande valore educativo e affettivo, alla portata di ogni famiglia, che fa bene sia ai bambini sia a noi genitori"
Tutti i lunedì potrete leggere nuovi consigli e nuove ricette. Non solo, Federica risponderà alle vostre domande, quindi mi raccomando, carta, penna e... pentole.