Eccoci in Corso Venezia, zona della nobiltà dal Settecento e dell’alta borghesia imprenditoriale nel Novecento: i Crespi, gli Invernizzi, i Necchi... Le facciate sono bellissime, ma per colpire i bambini serve ben altro.

Partiamo dal gusto e dall’olfatto

In Corso Venezia 43 c’è Freni, una strepitosa pasticceria siciliana, dove è bello ammirare la perfezione dei frutti di marzapane e delle cassatine, farsi assalire dal profumo intenso dei dolci e del caffè 100% arabica e decidere infine se fare merenda con un cannolo – preparato al momento – o con il sicilianissimo “biscotto Napoli”. Sazi e soddisfatti, usciamo e attraversiamo la strada.

L’udito

Entriamo in via Serbelloni. Cosa stiamo cercando? Un orecchio! Pochi passi ed ecco il civico n.10. Qui, al posto del citofono, c’è l’orecchio, un tempo perfettamente funzionante, opera dello scultore milanese Adolfo Wildt.

 
La vista

Intorno a noi, nel quadrilatero formato da via Mozart, via Serbelloni, via Cappuccini e via Vivaio, si susseguono palazzi tra i più interessanti e bizzarri della città: la splendida Villa Necchi Campiglio, casa Berri Meregalli (che sembra un castello per elfi e fate), i giardini di villa Invernizzi, con tanto di fenicotteri rosa che si vedono dalla strada.

 Il tatto

Raggiunta via Vivaio, entriamo al civico n. 7, sede dell’Istituto dei Ciechi. Qui, previa prenotazione, ci aspetta un’esperienza sensoriale ed emotiva assolutamente unica: Dialogo nel buio è un percorso permanente che permette a grandi e piccoli (dai 5 anni) di scoprire il mondo in assenza di luce, attraverso gli altri sensi, in compagnia di una guida non vedente.

Ora, tornati in Corso Venezia, possiamo riprendere la metro o continuare l’avventura verso i Giardini di Porta Venezia o quelli di villa Belgiojoso Bonaparte, che noi milanesi chiamiamo Villa Reale. Di cose da fare e da vedere ce ne sono ancora molte.

 

"La cucina non è solo un gioco o un passatempo: è una cosa seria, un'attività di grande valore educativo e affettivo, alla portata di ogni famiglia, che fa bene sia ai bambini sia a noi genitori"