La Buona Scuola si è dimenticata dell’educazione alimentare? Che spreco!
A scuola, nulla più del cibo può favorire la multidisciplinarietà (il cibo è scienza, storia, tradizione, sensi, emozione, arte…), aiutare i bambini a comprendere i ritmi naturali, facilitare riflessioni sull’ecologia e sul rapporto tra noi e l’ambiente. E, come giustamente sottolinea Gambero Rosso, l’educazione alimentare è anche un investimento finalizzato alla riduzione dei costi della sanità e uno strumento per promuovere i consumi dei prodotti italiani, con ovvi benefici sui conti del paese.
“Manca una volontà politica forte, non mi sembra che il tema sia tra le priorità dell’agenda,”
ha continuato Segrè, che attraverso l’iniziativa del Last Minute Market (che recupera alimenti invenduti ma ottimi, per impedire che vengano sprecati) insiste sul valore economico, sociale e ambientale del dono di cibo, che produce soluzioni concrete e relazioni umane.
Proprio Last Minute Market, che giovedì scorso ha lanciato la campagna europea di sensibilizzazione "Un anno contro lo spreco" propone anche percorsi di formazione per le scuole di primo e secondo grado.
di Federica Buglioni, Bambini in Cucina
foto copertina: ©US Department of Agriculture
"La cucina non è solo un gioco o un passatempo: è una cosa seria, un'attività di grande valore educativo e affettivo, alla portata di ogni famiglia, che fa bene sia ai bambini sia a noi genitori"
Tutti i lunedì potrete leggere nuovi consigli e nuove ricette. Non solo, Federica risponderà alle vostre domande, quindi mi raccomando, carta, penna e... pentole.