Un pasto speciale: tutti a tavola con i nonni. A cura dell'associazione Pollicino Onlus
Il pasto diventa così un momento unico perché si possa creare un rapporto diretto tra il nipotino e i nonni, un rapporto individuale, dove poter raccontare e dove poter dire le gioie e le fatiche incontrate nelle giornate.
E quale miglior ascoltatore di un nonno paziente?
Il valore di un pranzo con i nonni non si esaurisce solo nell’imbandire una tavola calda: è proprio qui che può avvenire l’importante passaggio delle tradizioni familiari. Infatti quale miglior luogo della tavola per sentire il racconto del nonno? E quale miglior momento del “dolce fatto dalla nonna” per ascoltarla mentre parla di “quando anche lei andava a scuola”?
In una società che vede in continuo aumento il numero dei divorzi e delle separazioni, un altro valore da non sottovalutare, è la possibilità per i bambini di poter pranzare con i nonni, in modo da poter permettere di mantenere un dialogo e uno scambio con entrambe le famiglie.
Ci si può quindi affidare ai nonni, e alla loro tavola, per fare in modo che la “storia familiare” continui ed arricchisca la nuova generazione, che vede il bambino nel ruolo di protagonista.
Lo sguardo di questi sul loro nipotino resterà unico: i nonni, a partire dal fatto che si trovano al contempo fuori e dentro la famiglia “quotidiana” del piccolo, possono scorgere ed accorgersi in modalità “più chiara” delle difficoltà del bambino rispetto ai genitori, più coinvolti e spesso confusi dagli impegni della quotidianità.
I nonni restano un’importante risorsa affettiva per le nuove generazioni: una relazione che si fonda su gratuità e generatività.
A cura di:
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