Mamme in lacrime e figli che non mangiano

Mamme in lacrime e figli che non mangiano

Più il bambino non mangia e più la mamma è triste, si sente rifiutata, si colpevolizza o si denigra come madre; più la madre è triste e frustrata, magari sola nella sua maternità, meno il bambino è disposto a mangiare.

Preoccupazione costante di alcune neo mamme

Ad esempio il preoccuparsi costantemente, il vivere qualsiasi circostanza nuova come inattesa o problematica, può ostacolare una giovane donna alle prese con il proprio bebé nella lettura dei messaggi che questi le invia con il suo linguaggio ancora di difficile comprensione ( pianti, sorrisi, agitazione).

Le madri che avvertono tale tristezza spesso si sentono profondamente in colpa e si vergognano nello scoprirsi inaspettatamente fragili e poco inclini a comprendere i messaggi del proprio bambino. In realtà, la riduzione della capacità della madre di assumere la prospettiva del figlio (mind-mindedness) può essere uno dei fenomeni che si può avvertire dopo la nascita del primo figlio. Ecco allora che al pianto del bambino sia facile rispondere cercando di saziare il bisogno che egli sembra mostrare. Dare il latte, nutrirlo, è la prima risposta che una mamma in questi casi può utilizzare.

La risposta del bambino che rifiuta il latte, mostrando che cerca altro, può allora far soffrire la madre. Frustrarla, poiché ritiene di non essere riuscita ad interpretare correttamente il suo pianto.

Ascoltare i vissuti dei genitori

L’ascolto e l’accoglimento di questi vissuti, che possono andare dalla semplice tristezza fino a quelli di tipo depressivo, è indispensabile.

La frase: “Il mio bambino non mi mangia”, deve poter essere ascoltata e accolta.

Queste mamme sembrano essere tristi, depresse, per la bocca chiusa del proprio bebè !

Accogliere e comprendere un certo disagio della maternità è una premessa fondamentale per comprendere il possibile disagio dei bambini. In quest’ottica il lavoro di ascolto psicologico, finalizzato a dare dignità al disagio della madre è un primo atto di prevenzione del disagio infantile!

 

Di questo tema e di come comprendere e superare i momenti di crisi della maternità ne parlano Aurora Mastroleo e Laura Arcaro nel volume Il pianto della mamma, red! 2013  http://www.pollicinoonlus.it/?p=1067

 

Rubrica a cura di:

Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus, centro per la prevenzione e la clinica dei disordini del comportamento alimentare in età pediatrica è un'associazione onlus con scopi non lucrativi, nata nel 2006, in considerazione del preoccupante aumento dei disturbi del comportamento alimentare nell'infanzia, da un progetto strutturato da un'equipe di psicoterapeuti, medici pediatri e neuropsichiatri, con un'esperienza clinica importante sui disturbi del comportamento alimentare. L'attività dell'Associazione è diretta, in via prevalente, a soggetti che soffrono di patologie psicologiche e/o psichiatriche relative al comportamento alimentare con particolare riguardo a bambini e giovani adolescenti (da 0 a 13 anni).

 

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